“In un romanzo dal titolo affascinante, la storia in punta di lapis di una fanciulla che grazie a quella scienza inesatta che è la botanica degli affetti vuole affrontare la vita e le voci del mondo per divenire una donna indipendente, libera e completa”
– Ermanno Paccagnini, Corriere della Sera
“C’è un po’ di Manzoni e di sua madre, Giulia Beccaria… con parecchi scheletri nell’armadio; c’è Darwin con tutta la forza della sua evoluzione della specie. Ci sono i palpiti della più piccola delle Brontë, la Anne di Agnes Grey… C’è la capacità che ha Beatrice Masini di parlare ai bambini, solo che stavolta la sua abilità la usa per i grandi. Come nel Seggio vacante di J.K Rowling i ragazzini sono la parte migliore della storia”
– Alessandra Rota, la Repubblica
“Bianca ricorda sia l’Elizabeth Bennett di Orgoglio e pregiudizio sia la Jo March di Piccole donne”
– Elisabetta Rasy, Il Sole 24 Ore
“L’atmosfera di questo romanzo mi ha ricordato la campagna inglese di Jane Austen… Fa evadere in un tempo lento, nella bellezza pigra della campagna e nell’ingenuità del primo amore”
– Donna Moderna
“Un romanzo che attrae per l’abile tessitura di una trama complessa, che rincorre i suoi enigmatici fili fino a coporli in un esito tanto più sorprendente perché aperto”
– Lorenzo Mondo, TuttoLibri
“Un elegante ragguaglio di sentimenti: dolori, incanti, passioni, scritto in una lingua preziosa avvolta nel Sogno”
– Antonio Faeti, Corriere di Bologna